LND presenta “Scegliamo da Campioni” a Quarto Tempo

LND presenta “Scegliamo da Campioni” a Quarto Tempo
Educazione alimentare, sport e prevenzione: il dott. Emanuele Scafato (ISS) sottolinea l’importanza di promuovere tra i giovani salute, consapevolezza e corretti stili di vita

Durante l’edizione 2025 di “Quarto Tempo”, la Lega Nazionale Dilettanti presenta la campagna di educazione alimentare e corretti stili di vita “Scegliamo da Campioni”, un progetto promosso in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Osservatorio Nazionale Alcol per diffondere tra i giovani un approccio consapevole all’alimentazione, allo sport e alla salute.

La campagna, che unisce strumenti digitali, attività sul campo e contenuti gamificati, nasce per aiutare bambini, famiglie e società sportive ad adottare abitudini sane e sostenibili. Elemento centrale del progetto è la piattaforma educativa “Scegliamo da Campioni”, con missioni e sfide interattive, e l’App LND “Edurest”, che fornisce piani alimentari personalizzati, suggerimenti sull’idratazione e indicazioni nutrizionali in base all’età e all’attività fisica.

Il modello di riferimento è quello della dieta mediterranea, adattato alle esigenze degli atleti dilettanti e dei più piccoli, con una particolare attenzione al rapporto tra nutrizione, benessere e performance sportiva. Accanto alla parte digitale, il progetto prevede anche gli “Edutainment Restaurant”, spazi didattici e laboratori esperienziali che accompagneranno gli eventi nazionali LND con attività educative sul tema della sana alimentazione.
 
L’epidemiologo e Dirigente di Ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, Emanuele Scafato, ha evidenziato come lo sport rappresenti un canale privilegiato per promuovere salute e consapevolezza”. Tra i giovani, spiega Scafato, restano diffusi sovrappeso, obesità e consumo di alcol, “rischi che si possono contrastare solo attraverso conoscenza e consapevolezza, perché molti comportamenti a rischio sono agiti senza piena percezione delle loro conseguenze”.

Il Rapporto ISTISAN 2025 mostra, infatti, un quadro preoccupante: in Italia oltre 1,2 milioni di giovani tra 11 e 24 anni risultano consumatori a rischio, di cui più di 600 mila minorenni. Il fenomeno del binge drinking (bere per ubriacarsi) coinvolge oltre 660 mila ragazzi e ragazze e non mostra, da anni, le riduzioni auspicate. Scafato sottolinea che “l’alcol assunto prima dei 25 anni interferisce con la maturazione cerebrale e riduce la capacità di controllo, memoria e attenzione.

Per questo è essenziale promuovere la strategia europea dell’‘alcol zero ai minori’”. Un tema, quello della prevenzione, che si intreccia strettamente con l’educazione alimentare. “L’alcol - ricorda il ricercatore - è una sostanza tossica e cancerogena, priva di valore nutrizionale e con un forte impatto calorico. In ambito sportivo non c’è spazio per l’alcol: due bicchieri di vino o di birra o di qualunque alcolico al giorno equivalgono a più di 6.000 calorie al mese, con effetti diretti su peso, metabolismo e rendimento fisico.”

La collaborazione tra ISS e FIGC-LND diventa così una leva strategica per tradurre le raccomandazioni scientifiche in azioni concrete e quotidiane, grazie al linguaggio e alla forza inclusiva dello sport. L’obiettivo è costruire una nuova cultura della salute, in cui l’educazione alimentare, la pratica sportiva e la consapevolezza dei propri comportamenti contribuiscano alla formazione di “nuove generazioni di adulti più sani, più responsabili e meno esposti ai rischi”.

Conclude Scafato: “I giovani devono sentirsi protagonisti della propria salute, imparare a costruirla giorno per giorno attraverso scelte consapevoli. La vera scelta da campioni è quella che tutela se stessi e gli altri.