In foto alcuni momenti della gara Calabria-Sicilia
Si chiude la lunga giornata di semifinali al Torneo delle Regioni Calcio a 5 in Umbria con l’ultima categoria Juniores. A festeggiare sono il Lazio e la Sicilia che battono rispettivamente il Piemonte Valle d’Aosta e la Calabria al termine di due gare dal film diametralmente opposto: la formazione di Corsaletti si affida alle parate di Jacopo Tosti ai calci di rigore dopo lo spettacolare 4-4 dei tempi regolamentari (6-4 risultato finale), nell’altro match i ragazzi di Cavarra si aggiudicano nettamente il derby del sud per 4 reti a 0. Il Lazio torna così in finale dopo 4 anni di assenza, uno in più dei siciliani. Il loro ultimo successo risale al 2005, mentre la Sicilia ha alzato per due volte il trofeo nel 2010 e nel 2012.
Le due Juniores si affronteranno domani al Palapaternesi di Foligno (ore 17, diretta streaming sul sito del Torneo delle Regioni e la pagina Facebook LND).
Al Pellini di Perugia la formazione di Corsaletti soffre nel primo tempo in un botta e risposta continuo con i piemontesi, bravi a far valere il loro potenziale offensivo e a chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio. Nella ripresa è invece tutto un monologo di marca laziale: Alves trova il gol del 4 a 4, ma il portiere avversario Morando salva i suoi in più di un’occasione. Decisivo anche il salvataggio sulla linea di Itria sul missile di Gattarelli a 30’’ dalla fine. Ai calci di rigore Corsaletti si gioca la carta Tosti in porta e il calciatore ripaga la scelta del suo tecnico con due parate su Khanani e Cazzin.
A Foligno fa invece notizia l’eliminazione dei campioni in carica della Calabria per mano della Sicilia. La formazione di Cavarra erige un muro in difesa e colpisce in ripartenza Monterosso e compagni, mai veramente pericolosi. Dopo il vantaggio siciliano nel primo tempo firmato da Aprile, ci si aspettava una Calabria arrembante nella ripresa ma così non è stato: al 16’ il palo grazia la squadra di Alfarano che, a quel punto, si gioca il tutto per tutto optando per il portiere in movimento. Scelta che si rivelerà azzardata per i calabresi, che vengono infilati da Muratore e Bonanno due volte.