Lo scorso 7 Settembre la Gazzetta dello Sport ha pubblicato un interessante approfondimento sull’utilizzo in campo dei giovani italiani nelle prime quattro giornate del Campionato Serie B. Dai dati raccolti dalla rosea è emerso che le società della serie cadetta sono state decisamente virtuose: l'utilizzo degli italiani in campo (presenze) è stato il 75,30% del totale. Un’ottima notizia per tutto il calcio italiano. Le prime quattro società che hanno puntato decisamente sui giovani italiani sono Mantova (100%), Cittadella 95,65%, Carrarese 95,65% e Juve Stabia (95%). La notizia che potrebbe migliorare il buonumore del calcio italiano è un’altra: gran parte dei calciatori che hanno permesso ai club virtuosi della B di esaltare il calcio giovanile italiano hanno giocato almeno una stagione in Serie D o in un campionato Regionale di Eccellenza. Non stiamo parlando di meteore ma di ragazzi che tra i 17 e i 19 anni sono partiti dalla quarta Serie o di calciatori più maturi che dopo una carriera vissuta sulle montagne russe sono ripartiti dalla D rientrando tra i professionisti senza più guardarsi indietro. Ci sono anche casi folgoranti di ragazzi che da una stagione all’altra hanno compiuto il triplo salto da una prima squadra in D ad una di B. Un andamento che fa bene al calcio italiano e ci ricorda, come il buonsenso e la matematica insegnano, che senza base non può esistere l’altezza.
Mantova (100% giocatori italiani)
E’ il club che ha battuto tutti i record di giocatori italiani schierati in campo nelle prime quattro giornate. Una società che ha nel proprio organico ben quindici calciatori provenienti dai dilettanti. Alcuni di loro hanno vestito anche le maglie delle Rappresentative giovanili LND e Serie D, altri hanno partecipato al Torneo delle Regioni. Marco Festa, cresciuto nella Castellana, dal 2009 al 2011 ha giocato due stagioni in D. Stefano Cella a 19 anni, nel 20/21, è stato titolare nella quarta Serie con il Gozzano. Matteo Solini nella stagione 18/19, dopo un Campionato con la Reggina in D, ha spiccato il volo. L’Interregionale ha ridato vigore alla carriera di Erik Panizzi (Siena 19/20). A Nicolò Radaelli sono bastati tre anni per passare dal Villa Valle alla Serie B. Tommaso Maggioni e Cristiano Bani a 18 e 19 anni vestivano le maglie di Real Forte Querceta e Chieri. Bani nel 2022/2023 ha riassaggiato la D con il Catania. Salvatore Burrai fino ai 19 anni è cresciuto con le società dilettantistiche di Fanum Orosei e Forti Nuoro. Folgorante il triplo salto di Giacomo Fedel che la scorsa estate ha festeggiato l’approdo in B dopo una lunga esperienza in D con Altamura, Molfetta e Nardò. Francesco Ruocco, Antonio Fiori e Alessandro Debenedetti con tempistiche diverse dal 2021 al 2023 hanno sfruttato al meglio le esperienze con Torres, Vastogirardi e Finale Ligure (Campionato Regionale) ed ora con il Mantova stanno raccogliendo i frutti del lavoro. Più lungo il percorso di crescita di Francesco Galuppini, in D dal 2015 al 2017 con Piacenza e Ciliverghe. Davide Mensah deve tanto al Castelnuovosandrà ed alla Virtus Vecomp Verona. Chiudiamo con la storia più iconica. Leonardo Mancuso a 19 anni era fuori dai radar dei professionisti, in D nella stagione 2011/2012 con il Pizzighettone protagonista anche nella Viareggio Cup con la Rappresentativa Serie D. Il calcio italiano l’ha scoperto e da quel momento Leonardo ha giocato vent’anni nei professionisti togliendosi anche la soddisfazione di calcare i campi della Serie A.
Cittadella (95,65% giocatori italiani)
Chi conosce profondamente il calcio italiano non si stupirà più di tanto. Il club padovano è da almeno quindici anni che perlustra i campionati dilettantistici valorizzando il made in Italy snobbato dal calcio mainstream. Risultato? Serie B vissuta da protagonista a costi contenuti. Forse questa è la stagione in cui il Cittadella ha attinto meno dalla Serie D che Lorenzo Carissoni, Simone Tronchin e Francesco Amatucci hanno vissuto da titolari a 17 anni con le maglie rispettivamente di Pontisola, Montebelluna e Montevarchi. Alla stessa età Alessandro Salvi giocava addirittura nei Campionati Regionali con Alzano Virescit e Trealbe. Sempre dalla quarta Serie è iniziata la carriera di Nicola Pavan (Trissino Valdagno). Luca Pandolfi e Andrea Magrassi prima di respirare il profumo della Serie B si sono fatti le ossa con ARCI Scampia, Altovicentino, Portici, Castrovillari, Ostiamare, Calvi Noale e Matelica. L’italianissimo Ahmed Sanogo è stato formato a 16 anni dal Fanfulla che fino al 2021 l’ha fatto giocare in prima squadra per quasi due stagioni in Serie D.
Carrarese (95,65% giocatori italiani)
Il club toscano dopo tanti anni è ritornato in Serie B senza farsi prendere da facili trionfalismi per armonizzare il rapporto tra risultati sportivi ed investimenti. Solo una squadra che ha coraggio e competenza porta in B due calciatori che due stagioni fa erano in D. Si tratta di Raffaele Cartano (Tau Altopascio) e dell’italo argentino Julian Illanes (Novara). Riccardo Palmieri prima di godersi la B ne ha fatta tanta di gavetta per cinque anni in D con Fidenza, Olginatese e Fanfulla. Giovani ed appena ventenni, Simone Zanon e Filippo Oliana erano in quarta Serie (Seregno, Sangiuliano, Nuova Florida e Sestri Levante). Mattia Finotto ha compiuto un percorso ancora più tortuoso ma ce l’ha fatta. A 18 anni Mattia giocava nel Campionato di Eccellenza Veneto con l’Ardita QDP. Manuel Cicconi dopo le due stagioni in D con il Como ha spiccato il volo. Il più celebre di tutti Leonardo Cerri a 14 anni s’impegnava nel futsal!
Juve Stabia (95% giocatori italiani)
Anche la società campana ha festeggiato il ritorno in B grazie all’investimento sui giovani italiani. Non è un caso se la Juve Stabia ha iniziato la stagione con dieci calciatori che in passato hanno calcato i campi dilettantistici. Cinque giocatori quando avevano dai 16 ai 21 anni hanno vestito le maglie dei club dilettantistici di Delta Porto Tolle, Tuttocuoio, Luparense, Pianese, Pontisola, Feltre e Valdinievole Montecatini. Si tratta di Marco Ruggiero, Francesco Folino, Cristian Andreoni, Christian Pierobon e Kevin Piscopo. Mattia Baldi ha fatto meglio, a 17 anni in Eccellenza con il Marina, dopo quattro stagioni è in B. Quanta Serie D (Giaveno, Nola, San Giorgio, e Real Aversa) hanno giocato Alberto Gerbo e Gennaro Ruggiero prima di compiere la risalita. Gerbo ha vestito anche la maglia della Rappresentativa Serie D. L’Albignasego e l’Union Vigontina hanno cresciuto Enrico Piovanello che a 15 anni è sbarcato nel professionismo e non è più tornato indietro. Romano Floriani Mussolini ha beneficiato della professionalità di uno dei vivai più prolifici del calcio dilettantistico, la Vigor Perconti.