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Il corto racconta, attraverso la testimonianza di calciatrici di club della LND, storie di cuore e coraggio, di sfide, di sogni, di sfide, di ostacoli e di traguardi.
E' stato illustrato anche il " viaggio" fotografico sulle storie di calcio femminile, curato da Mattia Crocetti, che fa da pendant al progetto.
L'iniziativa, condotta dalla giornalista Gaia Simonetti, ha dato poi spazio ad una tavola rotonda con calciatrici, istituzioni e dirigenti con interventi sui temi della discriminazione di genere, dell'inclusione, degli stereotipi, ostacoli superati dalla passione sconfinata delle calciatrici.
L'evento è stato realizzato con il supporto del Dipartimento Scienze Motorie dell' Università di Verona e la collaborazione del Comitato regionale LND Veneto.
"Sono stata molto contenta dell’iniziativa - ha dichiarato Agata Centasso, calciatrice del Venezia- ideata dalla LND e sono onorata di aver partecipato come testimone del cambiamento e della crescita del movimento del calcio femminile. Quando mi invitano a partecipare a eventi del genere, sono sempre entusiasta perché, anche se nel mio piccolo, posso contribuire al processo di sviluppo del nostro settore, spiegando e raccontando la nostra realtà.
Il progetto della LND, che mi vede come una delle protagoniste del cortometraggio insieme ad altre calciatrici, è molto interessante perché mette in evidenza chiaramente come la situazione del calcio femminile sia cambiata ed evoluta anche solo da quando ho iniziato io a giocare, in contrapposizione a com’è ora. I passi avanti sono stati notevoli, ma è in occasioni come questa che sento il dovere di ricordare che c’è ancora molto da fare. La strada, sebbene quella giusta, è ancora lunga".
"Un’iniziativa che senz’altro accende ulteriormente i fari su temi che ci vedono impegnati nel contrastarlo come i pregiudizi sulle donne sportive e il gender gap- ha affermato Marta Mason, ex calciatrice, con un passato in Champions League e in azzurro.
È stato un onore per me farne parte e spero si possa continuare ancora con altre iniziative di questo tipo. Nelle scuole elementari e medie che sono alla base della nostra crescita come persone".
]]>Il 10 marzo alle 11:30 si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto "Sport is respect", presso la Lega Nazionale Dilettanti, Piazzale Flaminio, 9, piano 4, Sala “Carlo Tavecchio”, Roma.
Saranno presenti: Luca De Simoni, Coordinatore dell’Area Responsabilità Sociale LND, Alberto Branchesi, Segretario delle Rappresentative Nazionali LND, Mr. Mazza, Sophie Kwasny, Head of Sport Division and EPAS Executive Secretary Council of Europe (in collegamento) e Rosario Coco, International Trainer- Combating hate speech in sport EU-CoE Joint-project.
]]>Il report è stato anche oggetto di confronto nel panel, moderato da Roberta Noè, giornalista di Skysport, a cui sono intervenuti il Presidente Giancarlo Abete, Paola Severini Melograni, direttrice del portale di cultura sociale, Angelipress e Massimiliano Monnanni, Segretario generale CNEL.
“Abbiamo voluto raccontare la responsabilità che proviene dal fatto di essere la più grande famiglia sportiva dilettantistica in Europa, che insieme al Settore Giovanile e Scolastico, conta oltre 1 milione di tesserati presso le società di base - ha dichiarato Giancarlo Abete, presidente della Lega Dilettanti - numeri che rendono la LND una delle principali agenzie educative del Paese. Questo documento vuole diffondere i valori del nostro progetto, coinvolgendo le diverse reti legate alla LND e comunicando efficacemente i risultati raggiunti. La nostra ambizione è quella di far sì che la nostra Lega sia un modello di riferimento per tutto il movimento calcistico italiano, un’organizzazione in grado di coniugare la passione per lo sport con la responsabilità sociale”.
Il periodo analizzato dal report, stampato su carta riciclata, copre l’arco temporale dal gennaio 2023 al settembre 2024 con iniziative dedicate a più temi come prevenzione e salute, inclusione, lotta al razzismo e al bullismo, campagna contro l’omofobia, giornata della memoria e giornata del personale sanitario e sociosanitario.
Tra le tappe del percorso legato alla responsabilità sociale, che hanno visto protagonisti i giovani calciatori, il torneo Piras in Sardegna che, grazie ai 50 goal segnati dalle 8 rappresentative regionali Under 17, ha portato alla piantumazione di 250 alberi.
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La Lega Dilettanti, con la sua Area Responsabilità Sociale, ha avviato un progetto, in collaborazione col Consiglio d’Europa, contro le discriminazioni. Si tratta di “Sport is respect” che ha “debuttato” nel corso di tornei della stessa Lega ed entra ufficialmente nel programma dei raduni delle Rappresentative LND.
La presentazione del progetto è avvenuta nel corso di una conferenza stampa, presso la "Sala Carlo Tavecchio" della Lega Dilettanti a cui sono intervenuti anche Alberto Branchesi, coordinatore delle Rappresentative, Mauro Mazza, Selezionatore Rappresentativa Under 19 e Rosario Coco, formatore del Consiglio d'Europa.
Il percorso sviluppa un focus sull’esercizio, “Football for all”, che si è dimostrato particolarmente efficace grazie al suo approccio informale. Utilizzando il calcio come strumento esperienziale, infatti, riesce a coinvolgere maggiormente i ragazzi rispetto ai metodi più tradizionali.
La formazione di Mauro Mazza, Selezionatore Rappresentativa Under 19, in particolare, nel raduno al Centro di Formazione Federale di Catanzaro, è scesa in campo sotto la supervisione dei referenti del progetto per una partita speciale durante la quale i partecipanti hanno potuto sperimentare in prima persona l’impatto delle discriminazioni sullo sviluppo del gioco e, di conseguenza, sulle dinamiche di gruppo.
Il prossimo appuntamento di “Sport is Respect” è in calendario, domani, martedì 11 marzo in occasione del raduno dell’Under 17 a Roma.
“Tramite questo percorso di formazione esperenziale- dichiara Luca De Simoni, coordinatore dell’Area CSR della Lega Dilettanti- la nostra Lega vuole portare i ragazzi delle Rappresentative a riflettere su temi fondamentali che riguardano le discriminazioni di ogni tipo, nonchè ad avere una capacità di inclusione e di sensibilità, fattori che favoriscono anche la crescita agonistica della squadra. Un ringraziamento alla Divisione Sport del Consiglio d’Europa per il prezioso supporto nella realizzazione di questo percorso.
"Dai dati emerge che l'85% dei partecipanti alla prima sessione- afferma Rosario Coco, formatore Consiglio d'Europa- ritiene di avere più strumenti per intervenire in caso di bullismo o discriminazioni verso un compagno. Questo metodo risulta efficace sia per l'inclusione che per migliorare la coesione di gruppo e le dinamiche di team building".
Non è la prima volta che la LND si dimostra sensibile al tema del rapporto tra i giovani e le sfere sociali. Soprattutto nella fase durante e post pandemia sono stati affrontati gli aspetti psicologici del calcio nell'era Covid, che ha limitato le interazioni di vita quotidiana, in particolare, per le fasce d’età più giovani. Non solo, sono diverse le iniziative realizzate al fianco delle Istituzioni, come ad esempio la sottoscrizione di un protocollo per la prevenzione di bullismo e cyberbullismo in collaborazione tra il Dipartimento Sociale LND e il Comune di Roma con l’obiettivo di portare la materia sui banchi di scuola e all’interno delle società dilettantistiche.
]]>L’intervista ha ripercorso gli ultimi progetti sviluppati sui temi della sostenibilità ambientale, l'inclusione, raccontando in particolare il progetto Outsport, un esercizio di educazione non formale incentrato sui pari diritti e pari opportunità per le persone con diverse identità di genere e orientamenti sessuali nello sport.
Si è ripercorso poi il progetto in sinergia con Arcigay e Gaynet, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, nonché la campagna riguardante i comportamenti dei disturbi alimentari e l’esperienza STEM che vedrà protagonisti i ragazzi e le ragazze vincitori del Torneo Delle Regioni di Calcio a 5.
Clicca QUI per l’intervista completa
]]>La Lega Dilettanti, con l'Area Responsabilità Sociale, è stata impegnata in questi giorni in tappe di solidarietà, che hanno visto la consegna di 150 colli di abbigliamento sportivo e vestiario di vario genere. Il materiale donato verrà distribuito con la Comunità di Sant'Egidio, negli empori della solidarietà operanti a Roma, che aiutano famiglie fragili, nelle parrocchie romane e nei centri di accoglienza per giovani gestiti dalla Caritas diocesana tramite la Cooperativa Roma Solidarietà.
“Le tappe di solidarietà di questi giorni rientrano in un percorso condiviso con la Comunità di Sant’Egidio e la Caritas Roma - ha dichiarato Luca De Simoni, coordinatore Area Responsabilità Sociale della LND - per contribuire a promuovere i valori della solidarietà sociale attraverso il calcio e il suo ruolo di ambasciatore di gesti positivi e concreti."
"Siamo contenti di poter contribuire e dare un supporto alle attività di due realtà, che svolgono un lavoro impagabile e fondamentale - ha concluso Luca De Simoni - volto ad aiutare gli ultimi."
]]>La Lega Dilettanti con la sua Area di Responsabilità Sociale, in collaborazione con Figurine Forever e ANED – Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti, sostiene gli eventi dei Comitati Regionali e della Divisione Calcio a 5 dedicati alla Memoria e dà vita all’iniziativa “Figurine della memoria”. All’evento, in programma il 29 gennaio alle 16:30 al Teatro Rossini di Roma, Piazza Santa Chiara 14, interverranno Giancarlo Abete, Presidente LND, Riccardo Pacifici, Vicepresidente European Jewish Association, Don Antonio Coluccia dell’Opera Don Giustino, Emiliano Nanni, Presidente Figurine Forever, Massimiliano Monanni, Presidente Asilo Savoia e Segretario Generale CNEL e Aldo Pavia, Vicepresidente di ANED. A moderare l'evento ci sarà Giorgio Marota, firma del Corriere dello Sport-Stadio.
"La Shoah ci ricorda l'importanza di custodire la memoria. Il calcio, con la sua capacità di unire le persone e le generazioni – spiega Luca De Simoni, coordinatore Area Responsabilità Sociale della Lega Dilettanti- può diventare un potente veicolo per tramandare ai giovani le lezioni del passato e costruire un futuro migliore. Un ringraziamento ad ANED e Figurine Forever per veicolare insieme anche quest’anno il messaggio della memoria con le figurine commemorative dei calciatori deportati.”
Nel corso dell’iniziativa verranno distribuite le figurine della memoria che vogliono ricordare i campioni di calcio, che hanno trovato la morte nei campi di sterminio. Sono figurine che raccontano la loro storia alle giovani generazioni e sono un monito, affinché, abbracciando i valori dello sport non si ceda mai alla banalità del male e dell’indifferenza.
Luca De Simoni, Coordinatore Area Responsabilità Sociale della LND, presenta il percorso che ha dato vita al cortometraggio: "Il calcio ha la straordinaria possibilità di svolgere allo stesso tempo diversi ruoli perché aiuta il benessere psico-fisico, ha una importante funzione sociale, aiuta l’inclusione e riesce perfino a far sentire liberi i ragazzi che lo praticano in un contesto di detenzione.”
Tutto questo contribuisce ad orientare in un percorso di rieducazione, dove lealtà, solidarietà, rispetto dell’altro e delle regole possono diventare strumento sociale e occasione di recupero.
Nelle case circondariali di Padova e Lanciano, in particolare, la pratica sportiva trasmette positivi modelli relazionali di sostegno ad un futuro percorso di reinserimento. Il successo di una partita si raggiunge con la cooperazione e l’abbattimento di ogni barriera, da quella linguistica a quella gerarchica.
Il corto, realizzato dall'agenzia comunicativa Bonfire, contribuisce a segnare un percorso che fa sentire parte integrante di una nuova realtà per rientrare in quella fuori dalle sbarre.
I protagonisti del docufilm si raccontano attraverso l'emozione nel condividere i successi calcistici durante i colloqui, con i loro figli, ad esempio o attraverso gli allenamenti e il senso di squadra. Per molti di loro respirare l’aria di competizione equivale a riappropriarsi di un sentimento di libertà per impegnarsi in un nuovo cammino di vita.
Nell’ultima edizione del Social Football Summit avete presentato il CSR REPORT 2023/2024, il primo documento dedicato. Che tappa e momento è nella storia della Lega Nazionale Dilettanti?
Si tratta di un punto di partenza che segna una svolta nel mondo LND, una tappa fondamentale ma anche naturale per un mondo, come quello del calcio dilettantistico, che vive di attività sociali legate allo sport ed al calcio, nel caso di specie. Il significato che diamo a questo documento è sicuramente valoriale ma allo stesso tempo vuole mostrare le potenzialità di questo sport come veicolo di una comunicazione responsabile e di azioni concrete volte a migliorare la nostra comunità calcistica fuori e dentro al campo. Jean Paul Sartre affermava che “il calcio è una metafora della vita” per le emozioni che riesce a dare nel corso dei 90 minuti ed i valori che riesce a trasmettere il rettangolo da gioco, rispetto per gli avversari, il supporto e l’aiuto ai compagni di squadra, il rialzarsi dalle sconfitte ecc., in Lega Dilettanti vogliamo intendere il calcio proprio in questo modo.
UN NETWORK SOCIALE, UNA RETE DI VALORI
Tanti progetti, diverse iniziative, numerosi obiettivi raggiunti. L’area responsabilità sociale della LND ha costruito una serie di relazioni e network di associazioni, onlus ed organizzazioni benefiche con le quali avete sviluppato diversi progetti e campagne di sensibilizzazione. Che valore dai a questa rete?
La rete che si costruisce con altre realtà rappresenta uno dei fulcri della nostra area e della nostra strategia di azione, quando si condivide una visione ed una mission con un partner bisogna collaborare per arricchirsi vicendevolmente ed avere un maggiore spread. Inoltre, in una realtà come la nostra il gioco di squadra mi sembra d’obbligo, una delle skill più importanti che si apprendono naturalmente nel calcio, il così detto Teamwork, collaborando con i propri compagni di squadra (o di progetto nel nostro caso).
VISIONE E MISSIONE
In termini di responsabilità sociale, qual è la visione e la missione della LND?
Credo che la nostra Lega assolva alla propria mission e alle proprie responsabilità sociali già organizzando le oltre 500 mila partite all’anno giocate nei 20 comitati regionali, nei Dipartimenti e Divisioni, ma abbiamo voluto fare di più. Vogliamo diventare un punto di riferimento per le altre leghe e federazioni sportive per la creazione di valore ed impatto sociale, spingendoci aldilà del campo da gioco portando in campo esperienze che possano aiutare i nostri ragazzi ad eccellere anche nella vita oltre che nel calcio. Dobbiamo sempre ricordarci che la percentuale di ragazzi che diventa professionista è estremamente bassa e dunque bisogna pur lasciare qualcosa, oltre all’aspetto agonistico, ai ragazzi che terminano il percorso del calcio giocato.
NUOVA STAGIONE, NUOVI PROGETTI
Per concludere, la nuova stagione è già iniziata: quali sono i prossimi step della Lega Nazionale Dilettanti?
Un passo ed un progetto, a mio avviso, estremamente innovativo ed impattante nel mondo del calcio è l’introduzione del metodo Outsport nei raduni delle rappresentative nazionali della LND. Outsport è un progetto in collaborazione con il Consiglio D’Europa e si esplicita in un esercizio che utilizza lo sport come strumento per generare un’esperienza di apprendimento e rappresentare l’impatto dei pregiudizi razzisti, sessisti, omofobici e abilisti, sul campo e fuori dal campo ed è la prima volta che viene implementato da una Lega/Federazione sportiva Europea. Un altro progetto innovativo è la serie “Sopra la Barriera” che vuole raccontare il mondo della LND e del calcio italiano tra pregiudizi ed eccellenze, attraverso la voce dei protagonisti. Lanceremo il secondo episodio “Sopra la barriera – Il calcio oltre le sbarre” il 6 febbraio in diretta su SkySport24.
]]>All'evento "Figurine della memoria", moderato dal giornalista Giorgio Marota, hanno partecipato Giancarlo Abete, Presidente LND, Riccardo Pacifici, Vicepresidente European Jewish Association, Don Antonio Coluccia dell’Opera Don Giustino, Emiliano Nanni, Presidente Figurine Forever e Aldo Pavia, Vicepresidente di ANED (Associazione nazionale ex deportati).
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